Home / Blog / Storie di zucchero: le origini dei dolci tipici di Natale in Italia.

Blog

Storie di zucchero: le origini dei dolci tipici di Natale in Italia.

13, Dicembre, 2019 | Notizia | Blog

Un viaggio culinario in giro per l'Italia alla ricerca dei dolci natalizi più buoni è davvero un compito difficile: il nostro Paese è una vera eccellenza di qualità e di varietà di pietanze per ogni gusto e scegliere solo la minima parte di tutto quello che la tavola del nostro territorio offre come dessert a Natale è stata una ... gradevole sofferenza!


A Nord la Gubana racconta la contaminazione con i confini austro-ungarici.

La Gubana è un dolce tipico delle Valli del Natisone (magnifici luoghi della provincia di Udine) che assorbono e fondono, nelle tradizioni locali, le culture friulana, slovena e austriaca. Natale è uno dei momenti d'eccellenza nei quali la Gubana trionfa sulla tavola!

Gubana deriva il suo nome da "guba", che in sloveno significa piega: la sua forma tipica, infatti è a chiocciola e l'impasto viene appunto piegato per contenere il corposo ripieno. La sua pasta dolce si ottiene dopo una lenta e lunga lievitazione: viene poi riempita di noci, uvetta, pinoli, mandorle impastate con la grappa. Il risultato è un dolce molto sostanzioso, dal gusto intenso e inequivocabilmente mitteleuropeo.

La storia della Gubana è affascinante e si tramanda con tantissime varianti nella tradizione friulana: certo è che le sue origini sono molto antiche e la prima testimonianza della sua presenza risale al lontano XV secolo: fu agli inizi del 1400 che Papa Gregorio fece visita a Cividale (un piccolo centro storico all'inizio delle Valli del Natisone) e sul suo banchetto vi trovò proprio la Gubana.


Il Natale in Toscana profuma di storia: i Ricciarelli (della Gherardesca)

Ormai sono divenuti una prelibata presenza per tutto l'anno, ma i Ricciarelli di Siena (diffusi in tutta la Toscana e ben oltre) nascono come dolce natalizio e - come la Gubana - hanno una storia (o leggenda? Importa poco!) ben definita.

Pare che il "creatore" di queste meraviglie di pasta di mandorle, zucchero e canditi sia Ricciardetto della Gherardesca, un rampollo della celebre famiglia che regnava su Pisa e Volterra nel XIV secolo.

Non bisogna, però, dimenticare gli altri dolci tipici delle Feste toscane. In particolare, i ricciarelli, ancora una volta nati Siena, dove – secondo la leggenda popolare – il condottiero crociato Ricciardetto della Gherardesca riprodusse una ricetta molto apprezzata in Oriente.

La forma, infatti, sembra sia ispirata alle babbucce dei Sultani che il condottiero conobbe durante i suoi viaggi. In qualsiasi caso, si tratta di dolcetti morbidi a base di pasta di mandorle, farina, canditi e zucchero a velo, un impasto morbido che riposa per ben due giorni prima di essere informato. Variante ancor più golosa dei biscotti sono i ricciarelli rozzi, ricoperti di cioccolato.


Gli struffoli napoletani di origine greca o spagnola? Poco importa: sono deliziosi!

Sono delle semplici palline di pasta dolce, fritta, poi intinta nel miele e decorata con canditi o minuscoli confetti di zucchero. Al sud si trovano in ogni dove, e oggi anche al nord si gustano nelle pasticcerie nelle settimane vicine a Natale.

Come per la Gubana, anche gli Struffoli hanno una storia antichissima, e in questo caso molto meno definita. Il nome potrebbe derivare dal napoletano "strofinare": per comporli, infatti, la pasta dev'essere strofinata tra le mani fino a raggiungere la forma corretta. Questo gesto è comunemente attribuito alle monache che a Napoli, sin dal Settecento, uscivano dai conventi per visitare a Natale le famiglie bisognose, portando loro proprio gli struffoli. Questo è sicuramente uno dei motivi per i quali in tutta la Campania gli struffoli sono il dolce vissuto con maggior "affetto" dalle tradizioni.

Un'altra possibile storia di queste piccole perle potrebbe chiamare in causa i dominatori spagnoli che ancora oggi hanno nelle loro tavole natalizie il pinhonate, un dolcetto molto simile allo struffo, solo più allungato. Oppure - ancora - il nome forse porterebbe ad origini greche (e quindi ancora più antiche), vista l'assonanza con il greco strongoulos che significa rotondo.

Ovunque siano nati, in ogni caso, gli struffoli sono quanto di più sfizioso ed allegro una tavola natalizia possa proporre in Italia!


Curiosità

Noi, da grandi amanti dell'olio d'oliva, abbiamo provato a fare un gioco ... in tutti e tre i dolci qui sopra abbiamo sostituito (del tutto o in parte) le componenti del burro con il nostro olio d'oliva Sasso.

Certo, le tradizioni sono altre e lo sappiamo bene: ma il suo gusto delicato nulla ha tolto al sapore caratteristico di ciascuna di queste tre meraviglie.

In compenso, siccome l'impasto era più leggero, siamo riusciti a mangiarne perfino un po' di più!


Ricette dolci di Natale

Biscotti di Natale

Biscotti di Natale

 

Panettone all'olio d'oliva

Panettone all'olio d'oliva

 

Ricciarelli

Ricciarelli

 

© 2017 Sasso – P.iva 06271510965