Cibi buoni d’autunno: condividerli in paese per prepararsi all’inverno!
Novembre è un mese di transito, che dall'autunno ci accompagna verso l'inverno e ci ... consola.
Sì, quella consolazione che viene (anche) da una cucina accogliente, che prende a sé i migliori e consistenti frutti di cui la natura è prodiga e li mette al centro dei più calorosi e affollati eventi enogastronomici tradizionali di paese.
L'Italia è davvero costellata, in ogni angolo, di sagre e incontri di ogni tipo, che mettono insieme le più antiche tradizioni culinarie con le storie dei millemila paesi e comunità: tanti e così diversi eventi che sceglierne anche solo un piccolo campionario diventa impresa impossibile.
Affidiamoci allora a un breve excursus su alcune delle pietanze novembrine più diffuse, delle quali ogni fiera popolare è ricca e che in Italia tanto generosamente riempiono chioschi, piazze, gazebo e giardini in ogni dove: le ultime giornate all'aperto prima dell'arrivo definitivo del Generale Inverno.
Il tartufo è un fungo ipogeo tipico della stagione autunnale. Cresce sottoterra, in simbiosi con le radici di alcuni alberi e prende la forma proprio dal terreno e dagli spazi che, intorno alle radici, gli sono concessi. Bianco o nero che sia, è ricchissimo di antiossidanti, di minerali e vitamine e la sua principale caratteristica è il profumo, unito al sapore, con il quale si combina ai gusti di tutti i piatti, conferendo alle pietanze una corposità e una completezza di gusto ineguagliabili.
Pasta, polenta, carne, sughi di ogni genere: alle sagre paesane (centinaia in tutto il Paese) il tartufo festeggia la sua grande originalità, il suo pregiato e ineguagliabile gusto.
Qui alcune delle feste dedicate al tartufo bianco.
La castagna: del "pane dei poveri" abbiamo parlato su questo blog proprio il mese scorso, eleggendolo a ingrediente del mese. E ancora una volta scorriamo le sagre d'Italia dove la castagna la fa da padrona. Pane, dolci ma anche zuppe, minestre e polenta, tutto a base di castagne, si trovano in ogni parte della penisola: protagoniste indiscusse di feste che valorizzano i diversi territori italiani e che - nella stagione autunnale - rappresentano un modo per stare insieme ancora all'aria aperta prima del grande freddo, con le coccole dei beni naturali. Chi non ricorda di essersi scottato le dita per la strada con un caldo cartoccio di caldarroste, avvolto dal croccante profumo della grande padella rimestata?
Olio e vino novello sono altri protagonisti tipici delle feste novembrine. L'olio d'oliva giunge come sappiamo all'apice della sua preparazione e a novembre tutti i produttori d'olio - dai piccoli frantoi alle grandi aziende - aprono le loro porte in tutta Italia per raccontare il processo delicato e affascinante che porta dall'oliva all'olio: la frangitura, la gramolatura, l'estrazione, il prezioso prodotto finito. Un'occasione di conoscenza e di comprensione e - soprattutto - di allenamento delle papille gustative! Il periodo è lo stesso anche del vino novello, quel vino che viene prodotto per macerazione carbonica entro pochi mesi dalla vendemmia e che è articolo pregiato proprio nel tardo autunno. Anche in questo caso le sagre sono tantissime e presentano gli ultimi prodotti delle vendemmie, anch'essi con gusti unici al mondo che cambiano a seconda del tipo di vite, di terreno, di macerazione. Ancora piccole perle che regalano a chi sa vivere l'Italia dei beni preziosissimi, di cui qui vediamo un "assaggio".
Curiosità
La terza settimana di novembre, da qualche anno, è chiamata anche la "Settimana del baratto": istituita da Bed-and-breakfast.it, nel 2019 corrisponde ai giorni dal 18 al 24 novembre. Il titolare che aderisce a questa iniziativa propone un soggiorno gratuito nel proprio Bed and Breakfast a chi fornisce in cambio un servizio utile alla propria struttura. Un gradevole e utile "ritorno al passato" per restare in contatto con le persone e con le proprie attitudini creative!